Sostenibilità delle nanotecnologie, nasce ECSIN il nuovo laboratorio di Veneto Nanotech

Da qualche settimana è operativa ECSIN, ovvero la nuova struttura inaugurata lo scorso 3 dicembre 2010 a Rovigo (Viale Porta Adige, 45 – www.ecsin.it) che integra la strategia scientifica del Distretto per le Nanotecnologie. Si tratta del primo laboratorio in Italia che si occupa di studiare l’impatto delle nanotecnologie su salute, ambiente e sugli aspetti etici e sociali.

Questo è ECSIN, European Center for the Sustainable Impact of Nanotechnologies, inaugurato a Rovigo oggi, davanti ad autorità e numerosi rappresentanti del mondo scientifico. Il Laboratorio è complementare a Nanofab, l’altra struttura del Distretto per le Nanotecnologie operativa dal 2005 a Marghera e a LaNN, che sta completando gli allestimenti proprio in questi giorni.

Il tradizionale taglio del nastro è stato affidato a Davide, di 5 anni, per nulla intimorito dal pubblico delle grandi occasioni che lo circondava. Veneto Nanotech ha scelto per questo importante evento un bambino per simboleggiare l’importanza che la ricerca riveste e deve rivestire per le generazioni future, per la loro salute, per l’ambiente che lasceremo loro, per gli aspetti etici che si troveranno ad affrontare. Un dovere nei confronti delle nuove generazioni.

ECSIN nasce per promuovere l’utilizzo corretto e consapevole delle nanotecnologie nel rispetto della sicurezza per salute umana e ambiente. L’utilizzo sempre più frequente delle nanotecnologie nella produzione industriale o nella medicina, porterà innumerevoli vantaggi e migliori risultati rispetto a quelli ottenuti con tecniche “tradizionali”. Molteplici saranno i benefici derivanti da applicazioni su vasta scala di nuove ed emergenti scienze e tecnologie, in particolare delle nanotecnologie. Il Centro si occupa anche della percezione delle nanotecnologie da parte della società per facilitarne la comprensione e l’accettabilità sociale, settore questo curato dal CIGA- Centro Interdipartimentale per le decisioni giuridico ambientali e la certificazione di impresa dell’Università di Padova.

“Siamo fieri – ha commentato l’assessore regionale Marialuisa Coppola – di sostenere il Distretto in scelte coraggiose e scientificamente di grande valore. La complessità delle tematiche trattate da ECSIN fa sì che il Veneto sia la prima, e al momento sola, regione in Italia ad aver supportato la nascita di un laboratorio come quello inaugurato oggi. Troppe volte infatti in Italia, anche delle ottime idee non riescono a raccogliere consenso e finanziamenti necessari per essere poi concretizzate. Questo di oggi è un eccellente esempio di coraggio, determinazione e lungimiranza di enti e istituzioni che hanno saputo cogliere questa importante opportunità: Regione del Veneto, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Provincia di Rovigo e Camera di Commercio di Rovigo”

Il prof. Enrico Sabbioni, responsabile scientifico di ECSIN: “L’inaugurazione di ECSIN segna una tappa importante non solo per il sistema della ricerca italiano, ma anche internazionale: l’uso sempre più frequente delle nanotecnologie in ambiti diversi e l’uso di materiali nano strutturati anche nel quotidiano, ci obbliga ad una seria riflessione e valutazione obiettiva degli eventuali rischi e pericoli per la salute umana e per l’ambiente”

Antonio Finotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dichiara: “Il nostro contributo di oltre 2 milioni di euro per la realizzazione di ECSIN costituisce parte integrante di una programmazione di interventi volta a sostenere la ricerca scientifica di eccellenza e a far sì che i suoi risultati, soprattutto quando essi riguardano l’innovazione tecnologica, vengano concretamente trasferiti al mondo dell’impresa. Siamo infatti convinti che ricerca e innovazione siano fattori strategici per lo sviluppo del tessuto economico del territorio. Ci fa inoltre piacere riscontrare come questo progetto sia stato possibile grazie anche alla collaborazione della Regione Veneto, della Provincia di Rovigo e della Camera di Commercio di Rovigo, poiché la nostra istituzione vede con favore e incentiva la collaborazione tra enti pubblici e privati svolgendo una funzione di catalizzatore di soggetti e risorse attorno ad obiettivi comuni”.

Il Centro si estende su una superficie di circa 1.000 mq, che potranno in un prossimo futuro anche aumentare e vanta strumentazione d’eccellenza: il laboratorio per le analisi biologiche è dotato di tutte le strutture d’avanguardia tra cui due stanze per le colture cellulari, un laboratorio di biologia molecolare e microbiologia e uno di microscopia che comprende tra l’altro un microscopio elettronico a trasmissione (TEM). Per lo studio di nanoparticelle in matrici ambientali, il laboratorio dispone di una camera pulita, nella quale è presente un sistema di frazionamento campo-flusso FFF (Field Flow Fractionation) che consente la separazione di nanoparticelle in virtù del loro diametro idrodinamico, ed uno spettrometro di massa accoppiato induttivamente al plasma (ICP-MS), per la caratterizzazione elementare delle nanoparticelle stesse.

ECSIN, il cui investimento ammonta ad oltre 4 milioni di Euro, è un’iniziativa supportata dalla Regione Veneto, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Provincia di Rovigo e Camera di Commercio di Rovigo.

Fonte: newsletter Veneto Nanotech