L’evento tenutosi durante tutta la giornata del 9 novembre alla Villa De Cumani nel Comune di Sant’Elena è stato focalizzato sui temi della Sostenibilità e Responsabilità Sociale con riferimento al tessuto industriale, sociale ed economico del territorio padovano.
Grazie alla collaborazione del prof. Giampietro Vecchiato, docente al Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Università di Padova, Confservizi Veneto ha voluto valorizzare le capacità reportistiche di Eleonora Marampon e Aurora Zotto. Le due laureande hanno offerto un lodevole contributo di analisi sul campo.
L’evento del 9 novembre ha visto operare insieme un gran numero di persone del modo educativo e associativo no-profit, con esponenti di realtà imprenditoriali di Confservizi Veneto ed amministratori locali.
Allievi, docenti e dirigenti scolastici dell’Istituto Comprensivo Villa Estense, esponenti di A.G.E e referenti di FERPI si sono ben integrati nel lavoro dei laboratori insieme a Sindaco e intera Giunta comunale di Sant’Elena a staff e dirigenti di Confservizi Veneto, referente di Unioncamere Veneto e rappresentanti delle imprese associate a Confservizi Veneto.
Obiettivo della giornata è stato il coinvolgimento di studenti e operatori in un’esperienza di dialogo e riflessione basata sul contatto diretto con enti locali e rappresentanze istituzionali, attraverso la realizzazione di quattro laboratori a cui i ragazzi hanno partecipato divisi in gruppi.
Ciascun laboratorio, supervisionato da una figura di riferimento appartenente agli enti sopraelencati, ha avuto un contenuto e un obiettivo specifici:
- Laboratorio 1: riflessione sul ruolo e sulla valorizzazione delle persone con disabilità nei sistemi d’impresa, attraverso l’analisi delle difficoltà legate all’inserimento nel mondo del lavoro e l’ideazione di proposte per potenziare l’integrazione. Hanno partecipato: A.G.E. Speciale e Bacino Padova 3; l’incontro ha previsto anche il contatto diretto con persone diversamente abili, educatori e tutor;
- Laboratorio 2: introduzione al tema della Corporate Social Responsibility e sua declinazione dal punto di vista del singolo cittadino. Ha partecipato Unioncamere Veneto;
- Laboratorio 3: educazione allo sviluppo sostenibile; approfondimento di concetti come sostenibilità del territorio e responsabilità, inseriti in una visione non solo cittadina, ma globale. Ha partecipato la CNI UNESCO;
- Laboratorio 4: con il supporto di un animatore locale, sviluppo delle meta-competenze degli allievi attraverso il progetto “giovani reporter”.
I laboratori si sono svolti durante tutto l’arco della giornata, che si è divisa in due momenti principali, la mattina e il pomeriggio. Gli studenti, divisi nei quattro gruppi di lavoro, sono stati seguiti dalle figure di riferimento e guidati lungo un percorso che ha portato ad un approfondimento di tematiche di grande rilevanza e attualità.
Un ruolo da protagonisti lo hanno sicuramente svolto gli allievi nei primi tre laboratori, i ragazzi hanno inizialmente affrontato la tematica propria del gruppo, ascoltando attentamente la spiegazione dei concetti fondamentali e apportando successivamente le loro idee e opinioni riguardo ad essi: parole chiave come “Sostenibilità” e “Responsabilità Sociale d’Impresa” sono divenute familiari, non solo come conoscenze ma anche come spunti di riflessione e stimoli per la creazione di idee e di progetti.
Gli allievi hanno inoltre potuto esprimere la loro creatività attraverso la realizzazione di un logo riassuntivo dei temi trattati nel laboratorio: simboli e colori si sono mischiati dando vita non solo a delle semplici figure, bensì a un insieme di idee che sono state successivamente spiegate e descritte dai ragazzi stessi.
Infine, come ultimo compito, l’impegno si è concentrato sulla risposta a una serie di domande riguardanti le attività svolte e gli argomenti trattati, che hanno fornito ulteriori motivazioni di approfondimento e di analisi.
Il quarto laboratorio si è svolto secondo una modalità differente: i ragazzi si sono cimentati nel ruolo di “Giovani reporter”, osservando gli altri tre gruppi nella fase di lavorazione, intervistando i loro compagni e scrivendo un breve sunto dei contenuti principali analizzati nei vari lavori di gruppo. Tematiche rilevanti e di portata globale hanno così trovato una declinazione più accessibile agli studenti, che hanno lavorato in modo ottimo, con impegno e serietà, in tutte le fasi dei laboratori.
Grande importanza è stata data al coinvolgimento di ogni singolo componente del gruppo, che ha potuto esprimersi attraverso idee e possibili soluzioni ai problemi, nel rispetto delle opinioni altrui e attraverso un’operazione di collaborazione che è stata sicuramente fruttuosa e coinvolgente.
Riflettere in maniera partecipata e condivisa in materia di sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa ha costituito una sfida di un certo spessore per degli alunni delle scuole medie, i quali non sono soliti affrontare queste tematiche nei normali circuiti scolastici. La difficoltà iniziale è stata, infatti, quella di far capire agli studenti il significato di concetti quali la Corporate Social Responsibility, in assenza – assolutamente giustificata – di un background culturale che permettesse loro di comprendere a pieno tali tematiche.
Proprio in virtù di quest’ultima considerazione, i tutor e i relatori dei quattro diversi laboratori hanno capovolto la prospettiva d’analisi mettendo al centro le esperienze quotidiane dei ragazzi per rapportarle poi al tema-conduttore del laboratorio. Ad esempio, la questione della CSR (molto difficile da comprendere per dei ragazzi che, data la giovane età, sono estranei alle logiche d’impresa) è stata affrontata a partire dal modo in cui ciascuno di noi può essere “socialmente responsabile” nella propria quotidianità, attraverso pratiche di consumo critico, adozione di stili di vita rispettosi di ambiente e persone, etc… .
La risposta degli studenti a questo tipo di stimoli è stata oltremodo positiva: nonostante la difficoltà dei concetti affrontati, i ragazzi si sono resi disponibili alla partecipazione e al dialogo, dimostrando creatività e versatilità nell’ideare proposte concrete per migliorare la loro realtà locale.
Ciò costituisce anche un modo per iniziare a formare futuri cittadini, in un’ottica di consapevole partecipazione alle problematiche e alle criticità del territorio; è infatti auspicabile che, imparando il linguaggio della sostenibilità e dello sviluppo fin da piccoli, gli adulti di domani sappiano tradurre in azioni concrete e ragionate il loro impegno per preservare l’ambiente e per migliorare la qualità della vita dell’intera comunità.
L’esperienza vissuta a villa De Cumani, inoltre, ha avuto un ulteriore pregio, quello cioè di essersi configurata, seppur in forma molto temperata, come una piattaforma di dialogo e relazione tra la società civile (rappresentata da studenti, educatori e associazione AGE), istituzioni e operatori economici.
La presenza di esponenti del mondo imprenditoriale e politico è stata ricercata dagli organizzatori proprio per poter offrire ai ragazzi un contatto diretto con queste diverse realtà, permettendo ai ragionamenti teorici di declinarsi in considerazioni pratiche. Anche questo costituisce uno step nello stimolare quella cittadinanza attiva e responsabile che è condizione necessaria per giungere a uno sviluppo armonico del territorio.
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